associazione culturale Un'altra storia
credits: DaiWebStudio







STATUTO

STATUTO dell‘associazione “UN'ALTRA STORIA”

Art. 1 – DENOMINAZIONE

E’ costituita l’Associazione nazionale di promozione sociale a carattere socio-politico-culturale senza fini di lucro, denominata UN’ALTRA STORIA.

Art. 2 – SEDE E DURATA

L’Associazione ha sede legale a Palermo (PA) in via XX Settembre n.9. Eventuale variazione potrà essere determinata con delibera del Consiglio Nazionale senza che ciò richieda formale variazione del presente Statuto. La durata dell’Associazione è cinquantennale, con scadenza fissata al 2058 e potrà essere prorogata o sciolta anticipatamente con delibera dell’Assemblea Nazionale Straordinaria.

Art. 3 – DEFINIZIONE E FINALITA’

L’Associazione UN’ALTRA STORIA è una libera associazione senza scopo di lucro, apartitica e aconfessionale, regolata a norma delle leggi vigenti in materia di associazioni private ed enti non commerciali, nonché dal presente Statuto. E’ finalizzata a promuovere lo sviluppo delle comunità locali e nazionale, a diffondere la cultura della partecipazione per sostanziare e rendere effettive le prassi di democrazia. Si struttura in forme autorganizzate dinamiche e persegue i propri scopi anche attraverso l’istituzione di cantieri

municipali e territoriali e in tutte le forme utili al raggiungimento delle finalità statutarie.

Essa considera la politica impegno gratuito di uomini e donne per la costruzione del bene comune.

Una politica della verità, interpretata da atteggiamenti coerenti e quindi credibili. La verità sulle condizioni di lavoro, sugli attacchi alla biosfera, sul ruolo delle mafie, sulla violenza che si fa contenuto del tempo che viviamo;

Una politica della speranza, di fiducia nel futuro, una politica intesa come progettazione democratica e partecipata. La politica in cui i valori dichiarati vengono messi in atto effettivamente, producendo fiducia reale;

Una politica che affronti con decisione la questione culturale, a partire dalle indispensabili alternative da costruire e praticare rispetto ad un insensato modello di sviluppo basato su una crescita illimitata, e la questione morale, restituendo centralità alla legalità democratica intesa come un vero e proprio bene relazionale.

L’ antimafia e la legalità democratica, la cultura delle differenze, della pace e della nonviolenza, la giustizia sociale, lo sviluppo autonomo (inteso come crescita qualitativa di territori e comunità) sostenibile sul piano sociale ed ambientale e rispettoso delle tradizioni e dei modi di vita, dei luoghi, rappresentano i punti di riferimento forti dell’Associazione.

L’Associazione:

 si propone come soggetto plurale federato e federativo, in grado di dare concretezza alle proposte e al sentire delle realtà locali;

 favorisce processi di movimentazione sociale e di autorganizzazione, valorizzando istanze e fermenti che percorrono la società reale, attraverso strumenti di partecipazione diretta;

 promuove e sostiene azione di cambiamento dal basso, affrontando come priorità il tema della riforma radicale di un ceto politico che non ritiene di dover misurare i propri comportamenti con l’etica e i valori che discendono dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dalla Costituzione Repubblicana e da tutti gli esempi mirabili di esperienze, collettive e individuali, che in tutti i campi del vivere sociale hanno dato lustro al nostro Paese e rappresentato un riferimento per le donne e gli uomini di buona volontà;

 Persegue il radicamento nel territorio sviluppando una quotidiana attività di controllo, elaborazione e proposta nella società e nelle istituzioni;

 Ricerca nuove forme di democrazia che consentano un’adeguata diffusione dei diritti e dei doveri;

 Fa riferimento alle società di coscienza civile di tutti i Paesi anche quelle in cui l’esercizio delle libertà è più difficile perché da tanto tempo ostacolate attraverso la violenza e la persecuzione di gruppi e movimenti civili improntati su valori di libertà e democrazia. Con

queste realtà tende alla costruzione di società più giuste attraverso la mobilitazione di interessi diffusi, dando voce e riconoscibilità ai movimenti di base che sono sottorappresentati nelle istituzioni e vogliano collegarsi in reti di solidarietà;

 Crede nella legalità democratica come bene relazionale e considera considerato il confronto e, se è il caso, il conflitto sociale, democratico e non violento, non come un’insidia per la democrazia, ma come un’occasione permanente per la società civile e politica d’incontrarsi con le Istituzioni, al fine di rimuovere ogni vincolo, anche formalmente legale, che, di fatto, violi i diritti delle persone e rappresenti un ostacolo ad una maggiore giustizia sociale;

 Intende essere movimento di diritti e solidarietà. Le persone che vivono e attraversano il nostro Paese devono avere la garanzia del dialogo e la disponibilità a rimuovere le cause dell’ingiustizia sociale, promuovendo politiche della sicurezza e dell’integrazione, contro

posizioni autoritarie ed egoistiche. Questo è possibile se saranno costruiti percorsi di pace a partire dalle periferie delle città caratterizzate dall'esclusione e della prevaricazione, ma anche se sarà promosso il dialogo tra governi e popoli, affidando alle relazioni internazionali e alle buone prassi del confronto non-violento tra le persone la soluzione dei grandi squilibri socio-economici nel mondo, da decenni denunciati con sempre maggiore forza dalle più grandi Autorità morali, laiche e religiose;

 Favorisce l’aggregazione delle domande sociali facendo sviluppare ad esse il campo della partecipazione;

 Fonda la sua esistenza sul confronto relazionale fra le/gli aderenti, sui rapporti di reciprocità, sulla gratuità dell’impegno individuale e collettivo, sul protagonismo diffuso e responsabile assunto come riferimento di modelli organizzativi ispirati al rispetto della pluralità e della molteplicità.

A titolo esemplificativo e non esaustivo, promuove attività per il raggiungimento dei suoi fini, quali:

◊attività culturali: tavole rotonde, convegni, congressi, conferenza, dibattiti, mostre scientifiche, seminari, istituzione di biblioteche, proiezioni di film e documentari scientifico-culturali, organizzazione di manifestazioni, spettacoli teatrali, concerti, lezioni, sagre enogastronomiche, corsi di formazione per bambini e ragazzi e per giovani e adulti;

◊ attività di antimafia sociale e attività inerenti l’affermazione della legalità democratica;

◊ attività di formazione anche professionale, quali: corsi di aggiornamento teorico/pratici per educatori, insegnanti, operatori sociali, professionisti, dipendenti pubblici e di società del settore culturale e artistico; corsi di perfezionamento, istituzioni di gruppi di studio e di ricerca, formazione politica e associativa;

◊ Attività editoriale in genere;

◊ Attività socio-sanitaria;

◊ Servizi per la tutela sociale;

◊ Educazione sanitaria ed alimentare;

◊ Educazione ambientale e promozione del consumo eco-sostenibile;

◊ Promozione ed organizzazione di attività motorie e sportive a carattere sociale;

◊ Tutela e organizzazione dei gruppi di acquisto solidale e in generale dei consumatori.

◊ Attività di turismo sociale, ambientale e responsabile;

◊ Attività di cooperazione internazionale;

◊ Attuazione e funzionamento di centri studi, di ricerca e documentazione;

◊ Attività di formazione, socializzazione e produzione culturale dei soggetti giovanili;

◊Attività di tutela e valorizzazione delle differenze;

◊ Attività di tutela dei diritti dei migranti;

◊Gestione di strutture e beni confiscati alla mafia;

◊Attività di produzione e comunicazione multimediale.

UN’ALTRA STORIA svolge in via accessoria e strumentale al raggiungimento dei fini istituzionali, attività di commercializzazione sia con riferimento al settore dell’editoria e degli audiovisivi in genere, sia con riferimento a quei beni di significativo valore nel perseguimento degli scopi del sodalizio.

Predispone e fornisce, in coerenza con le proprie finalità, ogni altro servizio che possa favorire la crescita e migliorare l’efficacia dell’azione dei propri soci ed il loro radicamento sociale e culturale.

UN’ALTRA STORIA potrà inoltre aderire ad iniziative e realtà associative che perseguono medesimi obiettivi e potrà compiere ogni altro atto finalizzato al raggiungimento delle proprie finalità.

Per raggiungere i propri scopi l’Associazione può anche operare in sinergia con altre istituzioni in Italia e all’estero, anche partecipando a progetti in partenariato.

L‘Associazione potrà organizzare servizi volontari di assistenza e di supporto alle strutture (sociali e socio-assistenziali; ambientale; di protezione civile; etc.) esistenti.

L’Associazione si avvale dell’operato dei propri soci, di cittadini e di volontari anche esterni, nonché, quando necessario, di personale dipendente, di collaboratori, di impiegati nel rispetto delle leggi vigenti in materia di lavoro.

Nel caso se ne presentasse la necessità, L’Associazione può aprire altre sedi in Italia e in altri paesi della Comunità Europea o in Paesi extracomunitari.

Per il raggiungimento dei propri scopi l’associazione potrà avvalersi di donazioni, contributi pubblici e privati, nonché partecipare a bandi e fondi pubblici e privati, nazionali, regionali, europei e locali.

Art. 4 – I SOCI

L’Associazione è aperta ai soggetti individuali e collettivi che, interessati alla realizzazione delle finalità istituzionali, ne condividono lo spirito e gli ideali e si riconoscono nel presente Statuto. I soci si impegnano a pagare, per tutta la permanenza del vincolo associativo, la quota annuale stabilita dagli organi preposti. Tutti i soci in regola con tale norma godono di pari diritti, compresi quelli di elettorato attivo e passivo in seno agli organi sociali.

I soci firmatari dell’Atto Costitutivo aderiscono all’associazione in base all’atto fondativo; i Soci ordinari aderiscono facendone richiesta e condividendo le finalità dell’Associazione, e saranno accettati ad insindacabile giudizio degli organi sociali preposti; i Soci onorari quali persone, enti o istituzioni che contribuiscono, con la loro opera o il loro sostegno ideale ovvero economico alla vita dell’Associazione, aderiscono tramite delibera degli organi sociali preposti.

Le quote e il contributo associativo non sono rimborsabili, trasmissibili e non sono soggetti a rivalutazione.

L’importo delle rispettive quote sarà determinato dal Consiglio Nazionale. Contro il rifiuto di ammissione è ammesso appello, entro 30 giorni, al Collegio dei Garanti. Tutti i soci sono tenuti a rispettare le norme del presente Statuto e gli eventuali regolamenti interni, secondo le deliberazioni assunte dagli organi preposti. In caso di comportamento difforme, che rechi pregiudizio agli scopi o al patrimonio dell’Associazione, il Consiglio Nazionale dovrà intervenire e applicare le seguenti sanzioni: richiamo, diffida, espulsione dall’Associazione.

Art. 5 - I CANTIERI

Sono forme autorganizzate dinamiche a livello municipale e territoriale. Essi rappresentano lo strumento attraverso cui l’associazione attiva pratiche di democrazia partecipativa.

I cantieri in quanto espressione dei soci operanti nei diversi territori vengono rappresentati direttamente negli organi di rappresentanza secondo modalità stabilite dagli organi preposti ai diversi livelli.

Art. 6 – ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE

Gli organi sociali dell’Associazione sono:

- il Presidente Nazionale;

- l’Assemblea Nazionale:

- le Assemblee Regionali;

- il Consiglio Nazionale;

- il Consiglio Regionale;

- il Collegio dei Garanti;

- il Collegio Sindacale.

Art.7 - Il PRESIDENTE NAZIONALE

Il Presidente dura in carica tre anni ed è il legale rappresentante dell’Associazione a tutti gli effetti. Egli convoca e presiede il Consiglio e l’Assemblea nazionali. Convoca le assemblee costituenti. Il Presidente ha la rappresentanza legale ed esercita tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione. In caso di impedimento il Presidente delega un membro del Consiglio Nazionale.

Art. 8 – ASSEMBLEA NAZIONALE

All’Assemblea Nazionale partecipano con diritto di voto, secondo le modalità stabilite dal regolamento, i delegati dei soggetti collettivi nazionali aderenti, delle assemblee regionali, delle forme autorganizzate a livello territoriale (cantieri) e i componenti il Consiglio Nazionale. Viene convocata e presieduta dal Presidente Nazionale. L‘Assemblea si riunisce almeno una volta l’anno per la valutazione della attività svolta e la definizione degli indirizzi politico – programmatici.

L’assemblea è inoltre convocata per iniziativa del Presidente o su istanza di almeno un terzo dei soci o un terzo delle Assemblee Regionali. L’assemblea può essere ordinaria e straordinaria.

L’assemblea ordinaria è valida in prima convocazione quando sia presente la metà più uno dei soggetti aventi diritto di voto e, in seconda convocazione, qualunque sia il numero degli intervenuti. Le decisioni sono assunte a maggioranza assoluta dei presenti.

L’assemblea straordinaria è valida in prima convocazione quando siano presenti i 2/3 dei soggetti aventi diritto di voto e, in seconda convocazione, qualunque sia il numero degli intervenuti. Le decisioni dell’assemblea straordinaria sono valide se assunte con il voto favorevole dei 2/3 degli aventi diritto al voto, presenti in assemblea.

L’assemblea ordinaria ha i seguenti compiti:

 Eleggere il Presidente Nazionale

 Eleggere il Presidente Onorario dell’Associazione qualora venga deliberato

 Definire ed approvare le linee programmatiche dell’Associazione

 Eleggere il collegio dei Garanti

 Eleggere il Collegio dei Revisori dei Conti

 Definire ed approvare il Regolamento dell’Associazione che disciplina la composizione dell’Assemblea nazionale e il Consiglio Nazionale

 Eleggere i propri rappresentanti al Consiglio nazionale L’assemblea straordinaria delibera sulle modifiche dello statuto e sull’eventuale scioglimento dell’Associazione.

La convocazione dell’assemblea, contenente la proposta di ordine del giorno,

dovrà pervenire almeno otto giorni prima della data stabilita. La convocazione può essere inviata, oltre che a mezzo posta, anche mediante e - mail e fax.

L'ordine del giorno dovrà essere approvato all'apertura dei lavori dell'Assemblea.

Art. 9 – CONSIGLIO NAZIONALE

E’ composto dai rappresentanti dei soggetti collettivi nazionali aderenti, delle assemblee regionali e dai membri eletti dall’assemblea nazionale secondo le modalità previste dal regolamento. Il Consiglio Nazionale è convocato dal Presidente Nazionale almeno una volta ogni due mesi. Il Consiglio è presieduto dal Presidente o da un suo delegato. Il Consiglio delibera con la partecipazione della maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto presenti.

I compiti del Consiglio sono i seguenti:

Promuovere la realizzazione degli obiettivi associativi nell’ambito degli indirizzi provenienti dall’Assemblea nazionale;

Eleggere su proposta del Presidente:

1. Il Gruppo di servizio nazionale

2. Il Segretario

3. Il Tesoriere

Il Gruppo di servizio nazionale ha il compito di rendere esecutive le decisioni del Consiglio nazionale:

Il Segretario assume la responsabilità del coordinamento politico-organizzativodell’Associazione;

Il Tesoriere gestisce il patrimonio e le attività economiche dell’associazione. Redige il bilancio preventivo e quello consuntivo da presentare annualmente al Consiglio nazionale.

Approvare il bilancio preventivo e consuntivo dell’Associazione;

Fissare le quote associative annuali;

Riconoscere e formalizzare le Assemblee regionali e le relative Carte Regionali;

Decretare anche su indicazione dei Consigli regionali l’espulsione di soci.

Art. 10 – ASSEMBLEA REGIONALE

E’ composta dai rappresentanti dei cantieri municipali e territoriali, dai soggetti collettivi regionali aderenti, dai componenti il Consiglio regionale e da eventuali altri soggetti secondo quanto stabilito nella Carta Regionale che ogni Assemblea regionale approva, contenente modello organizzativo e modalità di gestione, e che viene riconosciuta e formalizzata dal Consiglio Nazionale.

L’Assemblea è convocata almeno una volta l’anno per la verifica e la programmazione dell’attività.

Le modalità di convocazione e gestione dell’Assemblea vengono stabilite nella Carta Regionale.

Elegge i propri rappresentanti nel Consiglio regionale, secondo le modalità previste nella Carta Regionale.

L’Assemblea regionale si può dotare di statuto autonomo se autorizzata dal Consiglio nazionale.

Art. 11 – CONSIGLIO REGIONALE

Il Consiglio regionale è composto dai rappresentanti dei soggetti collettivi regionali aderenti, dei cantieri territoriali, dai membri eletti dall’Assemblea regionale secondo le modalità previste dalla Carta Regionale. Il Consiglio regionale approva il bilancio preventivo e consuntivo annuale. Formalizza l’istituzione dei cantieri municipali e territoriali e l’adesione dei soci. Propone al Consiglio nazionale eventuali espulsioni dei soci. Le altre funzioni vengono definite nella Carta Regionale.

Art. 12 – COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto da tre membri eletti dall'Assemblea nazionale, dura in carica tre anni ed ha il compito di controllare la corretta gestione amministrativa. I Revisori dei Conti vengono scelti tra persone di particolare competenza in materia contabile e gestionale.

Art. 13 – COLLEGIO DEI GARANTI

Il Collegio dei Garanti è composto da tre membri (comunque in numero dispari) eletti dall'Assemblea nazionale scelti tra persone che offrano garanzie di competenza e di autonomia e che non siano titolari di diritto di voto nell'Assemblea nazionale. Il Collegio dei Garanti dura in carica tre anni e si pronuncia collegialmente sui ricorsi presentati contro le decisioni del Consiglio Nazionale in materia di ammissione, sospensione o espulsione di un socio, di revoca dell’autorizzazione alle assemblee regionali di costituirsi come soggetti associativi e giuridici autonomi, sulle decisioni assembleari di esclusione, e inoltre su eventuali controversie interne.

Art. 14 – PATRIMONIO SOCIALE

Il patrimonio dell’Associazione è costituito da:

a) quote associative;

b) beni acquisiti direttamente dall'Associazione;

c) contributi ricevuti da enti pubblici e da organizzazioni internazionali;

d) donazioni, i lasciti ed elargizioni ed altri eventuali contributi provenienti da privati;

e) proventi di campagne di autofinanziamento.

E’ fatto divieto di distribuire, anche in forma indiretta utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve, capitale durante la vita dell’associazione.

Art. 15 – ESERCIZIO FINANZIARIO

L’esercizio finanziario si apre il 1 gennaio e si chiude il 31 dicembre di ogni anno. Alla fine di ogni esercizio finanziario il Tesoriere redige il bilancio consuntivo e quello preventivo, e sottopone il primo al Collegio dei revisori entro trenta giorni dalla data fissata per l’approvazione del bilancio. Il Collegio dei revisori dovrà esprimere i propri pareri in merito al bilancio sottoposto al suo esame entro il termine perentorio di 15 giorni.

Il bilancio consuntivo deve essere approvato dal Consiglio nazionale entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio o, in caso di difficoltà, entro il termine più lungo di sei mesi.

Art. 16 – SCIOGLIMENTO DELL’ASSOCIAZIONE

Lo scioglimento dell'Associazione è deliberato dall'Assemblea con il voto favorevole di almeno 2/3 dei componenti; contestualmente l'Assemblea provvede alla nomina di uno o più liquidatori e delibera in merito alla devoluzione del patrimonio. Il patrimonio dell'associazione sarà comunque devoluto a sostegno di attività conformi alle finalità di "Un’Altra Storia".

Art. 17 – NORME FINALI

Per quanto non previsto dal presente statuto, si applicano le norme di legge vigenti in materia.

Letto, approvato e sottoscritto.

SCARICA LO STATUTO IN PDF


UN'ALTRA
STORIA

ATTIVITA'

UN'ALTRA
STORIA

LATEST NEWS


This site uses technical and third-party cookies. LEARN MORE

PRIVACY DISCLAIMER