Il manifesto di Un'altra storia
PER UNA NUOVA UMANITA’
Idee e proposte di Un’altra storia per la rinascita
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Chi siamo e che cosa facciamo: la nostra mission
L’associazione di promozione sociale Un’altra storia, fondata da Rita Borsellino, è nata nel 2008 con l’obiettivo di favorire l’irrompere nella politica - intesa come impegno gratuito volto al perseguimento del bene comune - delle cittadine e dei cittadini, attraverso un sistema diffuso di partecipazione. Un sistema che possa consentire un riavvicinamento del quotidiano delle persone alla politica e una rigenerazione della democrazia, oggi fortemente in crisi, almeno nella sua forma rappresentativa.
La partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, del resto, era stata positivamente sperimentata con la costruzione dal basso del programma di Rita Borsellino per la sua candidatura a Presidente della Regione Siciliana nel 2006, attraverso l’azione coordinata dei Cantieri tematici regionali con quelli territoriali, di area e municipali.
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Obiettivi prioritari per favorire il cambiamento
A partire dal 2016 si è ritenuto che in questa fase politica e sociale, per favorire il cambiamento, fosse prioritaria, più che la partecipazione alle competizioni elettorali, l’impegno per il rafforzamento della società al fine di renderla densa di beni relazionali (solidarietà, fiducia, legalità democratica, cooperazione orizzontale) e, quindi, una delle parole d’ordine di Un’altra storia, insieme a partecipare per rigenerare la democrazia, è essere comunità per fare società.
Nello stesso tempo, è emerso il bisogno di acquisire strumenti di analisi aggiornati e nuovi paradigmi per comprendere meglio le trasformazioni della società, per un impegno più consapevole nel rafforzamento dei legami e delle reti sociali.
Così pure si è ritenuto indispensabile fare rete con quelle realtà che in Sicilia operano per il cambiamento, costituendo di fatto nuove soggettività che, puntando su processi di partecipazione, cerchino di incidere sulla politica regionale, proponendo un’agenda centrata più sui bisogni e sui diritti delle persone, in particolare di quelle più deboli e fragili.
Partendo da questi obiettivi le azioni prioritarie sono state:
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attivazione di processi di animazione territoriale, movimentazione sociale, sensibilizzazione dei cittadini, sperimentazione di percorsi partecipativi nei territori dove Un’altra storia è presente;
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avvio della Scuola di Formazione Politica “Alberto Tulumello” per la promozione dei beni comuni e lo sviluppo della cittadinanza attiva, giunta al suo terzo anno formativo;
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costituzione, insieme ad altre realtà che operano per il cambiamento in Sicilia (associazioni, cooperative sociali, fondazioni di comunità, start up innovative, gruppi di volontariato) della rete “L’isola che c’è”, con l’obiettivo di condizionare fortemente l’agenda politica delle istituzioni perchè tenga maggiormente conto dei bisogni di giustizia, solidarietà e inclusione sociale che emergono nella società, ma che spesso non hanno voce.
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Oltre le emergenze sanitarie, socio-economiche e ambientali: punti fermi da cui ripartire
L’emergenza climatica, le diseguaglianze tra persone, classi sociali, nord e sud del mondo in continuo aumento, e non ultima l’esperienza del Coronavirus ci hanno costretto a riflettere sul nostro modo di vita, sulle nostre relazioni, sul nostro impegno. Le nostre scelte compiute in questi anni vengono complessivamente confermate. Dobbiamo però tener conto delle lezioni apprese in questo periodo:
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non siamo onnipotenti, siamo tutti fragili e vulnerabili; dobbiamo imparare a convivere con la fragilità;
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siamo interconnessi e interdipendenti, nessuno si salva da solo: i muri e i confini che continuiamo a costruire e a tracciare sono sempre più labili;
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abbiamo potuto sperimentare l’importanza della rete e delle nuove forme di comunicazione, che però non possono sostituire quelle tradizionali “in presenza”, ma si aggiungono e vanno gestite con attenzione per non produrre ulteriori discriminazioni;
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emerge la centralità della sostenibilità ambientale: il pianeta si ribella rispetto agli scempi che in questi anni abbiamo perpetrato. Cresce la consapevolezza del rispetto e della cura della natura e dell’ambiente, soprattutto da parte delle nuove generazioni;
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dopo tanti anni di sottovalutazione del “pubblico” rispetto al “privato”, viene finalmente rimesso al centro dell’attenzione politica il “bene pubblico”: la sanità, l’istruzione, la ricerca quali “beni comuni” imprescindibili;
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la pandemia non ha colpito tutti allo stesso modo: come sempre ne subiscono i maggiori danni le persone più deboli, più fragili, più indifese, così come i paesi più poveri, già in ginocchio per precedenti disastri. Si accresce quindi la consapevolezza della centralità della cura, dell’attenzione alle persone in difficoltà, di una nuova “politica della prossimità”;
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il clima di emergenza e il periodo di pausa ci ha portato a riflettere sul senso stesso della vita, sui nostri valori di riferimento, sulla nostra stessa umanità. Quale è il senso di umanità oggi? Avvertiamo il bisogno e il desiderio di costruire una nuova umanità;
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in questi mesi ci siamo detti tante volte che “dopo niente sarà come prima”. Ma è proprio così, è scontato che ciò avvenga? Pensiamo, piuttosto, che, per far diventare la crisi che stiamo vivendo una formidabile opportunità per modificare i nostri comportamenti e il nostro stile di vita, è indispensabile l’impegno di tutti noi e la consapevolezza del nostro ruolo e delle nostre responsabilità.
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Le proposte e i prossimi passi per una rinascita sociale, economica e politica
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Agorà degli abitanti della Terra e Sentieri di umanità
Diventa necessario quindi il collegamento ad una rete estesa che abbia un orizzonte più vasto dei nostri limitati confini. Da qui l’adesione all’ Agorà degli abitanti della terra, costituitasi nel dicembre del 2018 per pensare e agire insieme in quanto abitanti della Terra e non solo cittadini dei diversi paesi, e la condivisione della Carta degli abitanti della terra. Ne derivano le seguenti proposte d’azione:
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promozione della Carta degli abitanti della Terra;
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avvio campagna per il rilascio anche in Sicilia della Carta d’Identità Mondiale (CIM) degli Abitanti della Terra da parte dei Comuni, in collaborazione con l’Associazione dei Comuni Siciliani (ANCI);
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organizzazione, insieme ad altri soggetti, dell’Agorà del Mediterraneo, coinvolgendo in particolare quei gruppi, movimenti, associazioni che operano dal basso per la promozione della pace, della giustizia sociale, della liberazione dei popoli dalle schiavitù;
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in forte correlazione con l’Agorà, per contribuire in Sicilia alla costruzione di una nuova umanità, avvio e sviluppo lungo l’anno 2021 della campagna “Sentieri di Umanità”, con tappe in diverse città dell’isola. La campagna ha l’obiettivo di ricordare e fare memoria di quelle esperienze e di quelle testimonianze di costruzione di umanità fondamentali per lo sviluppo della Sicilia e, al contempo, guardando all’oggi, dare voce a quelle iniziative che rappresentano il volto nuovo di una Sicilia solidale, che si impegna per il rispetto dei diritti delle persone, soprattutto di quelle più fragili e indifese.
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L’isola che c’è
Il percorso sviluppato dalla rete l’isola che c’è promossa da Un’altra storia ha dato i suoi primi frutti: sono stati presentati all’Assemblea Regionale Siciliana due disegni di legge (Agricoltura biologica e agroecologia; Accoglienza e inclusione) definiti con il metodo della co-progettazione insieme a deputati regionali di diverse formazioni politiche.
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Si propone di continuare a promuovere e sostenere l’Isola che c’è sviluppando altre proposte legislative sull’Integrazione sociale e sanitaria, sulla Valorizzazione dei Beni e Paesaggi culturali e sulla Promozione dell’innovazione per lo sviluppo locale.
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Scuola di formazione politica Alberto Tulumello
L’apertura del III° anno formativo della Scuola Tulumello 2020-2021, prevista per l’aprile di quest’anno, è stata necessariamente rinviata per la diffusione della pandemia. Nel mese di luglio è stata sperimentata positivamente la modalità degli incontri in rete, con Antonio Misiani e Gianni Silvestrini su “Economia e Ambiente in tempi di Coronavirus: quali sfide ci attendono in Italia e in Europa?” La proposta di azione è:
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riattivare, a partire dalla fine del 2020 e proseguendo per il 2021, la Scuola di formazione politica, per avere alcune chiavi di lettura per interpretare il mondo di oggi e per acquisire strumenti di aiuto e di sostegno all’azione nei territori. Il programma del III° anno formativo 2020 “Ripensare la politica. Alla ricerca di nuovi approcci e nuovi linguaggi verso una democrazia partecipativa” sarà rivisto con un’alternanza di momenti in remoto ed in presenza. Gli incontri formativi saranno in presenza per quelle attività che prevedono una forte interattività (Laboratorio sulla partecipazione e sulla cittadinanza attiva, Comunicazione e gestione del gruppo, Laboratorio teorico-pratico sulla comunicazione efficace e non violenta). Gli incontri in presenza saranno programmati a partire dalla prossima primavera.
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Azione nei territori
Le attività nei territori svolte dai Cantieri di Un’altra storia sono forse meno conosciute all’esterno dell’associazione, ma sono state molto coinvolgenti e partecipate dai cittadini coinvolti. I progetti sin qui realizzati hanno messo al centro le persone e i loro bisogni, soprattutto quello di partecipare allo sviluppo delle comunità. La proposta di azione è allora quella di:
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continuare, rafforzare, estendere l’azione nei territori, prestando particolare attenzione allo sviluppo di processi partecipativi; all’utilizzo, riqualificazione e gestione di spazi pubblici per finalità collettive; alla promozione e al sostegno di azioni di prossimità; alla creazione di reti sociali con altri soggetti del territorio.